Come Arredare Il Tuo Home Office In Modo Sostenibile

Vere uno spazio tutto tuo dedicato al lavoro e che ti permetta di non lasciare la tua casa è un ottimo modo per creare una separazione tra il lavoro e “la vita”. Gli psicologi affermano che creare una separazione anche negli spazi aiuti a non “vivere per lavorare” e ad allontanare il rischio della tanto temuta sindrome da burnout.

Se hai in casa uno spazio da dedicare al tuo home office, arredarlo e renderlo esattamente come lo desideri è un progetto che fa bene al cuore e alla mente ma… da dove partire?

Prima di iniziare, analizza gli spazi

L’istinto è quello di partire subito in quarta con la scelta della scrivania, della sedia e degli altri pezzi “ingombranti” del tuo home office ma per arredarlo al meglio è sempre importante fare un passo indietro, prendere un respiro profondo e guardarsi intorno: come sono organizzati gli spazi?

Guarda dove si trovano le finestre: idealmente vogliamo avere la fonte di cule naturale a destra o a sinistra della scrivania per non avere il sole in faccia nelle belle giornate e non avere la luce alle spalle che può creare riflessi fastidiosi sul monitor e rovinare le inquadrature durante le videochiamate, rendendo il tuo viso scuro e poco definito.

Individua la posizione di caloriferi, prese di corrente e altri elementi “fissi” che devono sempre essere di facile accesso: non devono essere coperti da mobili o librerie quindi dovrai fare molta attenzione a come disporre questi ultimi e a quali modelli scegliere.

Il rischio è quello di comprare mobili “belli” ma che poi non sono funzionali nello spazio che hai a disposizione.

Cosa significa per te sostenibilità?

Sembra una domanda scontata: sostenibilità significa che non inquini. Giusto?

Sostenibilità può voler dire cose diverse per persone diverse:

Per alcuni si parla di sostenibilità sociale, per cui i materiali utilizzati per la creazione degli arredi devono provenire da fonti che non sfruttano il territorio e le risorse di persone più svantaggiate o che non traggono un beneficio reale e commisurato al guadagno delle aziende produttrici.

Si può anche parlare di sostenibilità economica in riferimento a tutte quelle pratiche che garantiscono un compenso adeguato agli operai che lavorano alla creazione degli elementi per l’arredamento del tuo studio.

Per moltissimi, la sostenibilità è quella ambientale ma, anche qui, si potrebbero fare mille distinzioni, ad esempio:

  • scelta di materiali poco lavorati e a basso impatto ambientale
  • scelta di arredi e complementi prodotti nella tua zona per limitare l’inquinamento dato dagli spostamenti delle merci
  • scelta di oggetti con un ciclo di vita molto lungo e che, quando saranno inevitabilmente da buttare, possano essere riciclati con il minor impatto ambientale o addirittura compostati

Fare chiarezza su questi aspetti ti aiuterà ad orientarti verso negozi e fornitori che possano condividere i tuoi valori e la tua idea di sostenibilità

La scelta dei materiali e dei colori

Qui inizia la parte divertente dell’arredare una nuova stanza: scegliere colori e materiali.

Considera che si tratterà di una stanza in cui passerai gran parte delle tue giornate quindi scegli innanzitutto colori che ti piacciono e che si sposino bene con l’ambiente. Se ad esempio il tuo studio sarà in una stanza con poca luce naturale, preferisci colori chiari che diano luminosità all’ambiente.

Evita le scrivanie bianche in quanto provocano un eccessivo riverbero che alla lunga potrebbe affaticare la vista.

Parti dall’essenziale

Di cosa hai bisogno per il tuo home office? Probabilmente di:

  • una scrivania
  • una sedia ergonomica (dovrai passarci molte ore, non andare al risparmio, la tua schiena ti ringrazierà)
  • una libreria o una cassettiera in cui riporre documenti e attrezzature varie a seconda della tua attività
  • un cestino per la spazzatura
  • una lampada da tavolo

e, in realtà, poco altro.

Parti dall’essenziale, inizia a vivere il tuo spazio e fai che sia l’esperienza di tutti i giorni a dirti di cosa hai bisogno. 

Non partire in quarta. Quel sottomano tanto carino potrebbe non essere l’accessorio più comodo e magari potresti scoprire di preferire un mouse pad con supporto per il polso. Potresti accorgerti che la maggior parte dei documenti che utilizzi è digitale e dopotutto non hai bisogno di quello schedario a quattro cassetti; forse quello spazio sarebbe sfruttato molto meglio con una lampada da terra per una luce più soffusa quando lavori nei pomeriggi d’inverno.

Valuta anche la possibilità di non acquistare nuove le attrezzature e i mobili che ti servono: spesso i negozi dell’usato sono pieni di articoli in ottimo stato e potresti anche riuscire ad ottenere un buon affare.

Lavorare da casa, quali sono i vantaggi?

Lavorare da casa ti permette di avere grande flessibilità nella gestione della tua attività, puoi organizzare i tuoi orari affinché si incastrino perfettamente con la tua vita personale e familiare.

Dal tuo home office puoi lavorare come freelance, come professionista del digitale o gestendo il tuo e-commerce direttamente da casa tua.

Per aiutare gli imprenditori digitali a lanciare e gestire in modo facile la propria attività sono nati diversi servizi online tra cui Fiscozen che mette a disposizione dei suoi iscritti un commercialista dedicato, una piattaforma facile e intuitiva per la fatturazione elettronica e una dashboard che si aggiorna in tempo reale con tutti gli adempimenti e le scadenze fiscali con l’Agenzia delle Entrate.