Piscina in giardino: quali permessi sono necessari?

Avere la piscina in giardino è il sogno di moltissime persone. Se si ha lo spazio e la possibilità economica, la piscina privata è un’ottima soluzione per sfruttare al meglio l’esterno della propria casa nei mesi più caldi, soprattutto quando si fa parte di una famiglia numerosa o si hanno bambini.

Oltre agli aspetti positivi, ci sono anche aspetti meno “divertenti”, come ad esempio le questioni burocratiche.

Le domande più frequenti quando si pensa ad un investimento di questo tipo sono: quasi sono le regole per costruire una piscina in giardino, quando si vede richiedere una autorizzazione piscina giardino privato e come si ottiene.

Scopriamo insieme cosa devi fare per costruire la tua piscina!

Regole per costruire una piscina in giardino

Come dicevamo, per costruire una piscina in giardino ci sono alcune regole da tenere in considerazione. Innanzitutto, ti ricordiamo le tre cose principali

La prima è che il permesso va richiesto solo in caso la piscina superi il 20% del volume dell’edificio a cui appartiene. In questo caso va richiesta la “Domanda di permesso di costruire” e fare domanda al SUE (Sportello Unico Edilizia).

In caso di volume inferiore, invece, è sufficiente la “SCIA” (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

La seconda è che ogni Regione ha una sua normativa specifica, ma in linea di massimo le regole sono quelle che ti illustriamo noi ora. 

La terza è che se non vuoi impazzire dietro alla richiesta di autorizzazioni e permessi, puoi optare per le piscine fuori terra. Ne esistono tantissimi modelli di materiali e stili diversi.

Regolamenti regionali e locali

Ma torniamo alla nostra piscina “classica”, interrata e con un volume inferiore al 20% del volume dell’edificio a cui appartiene.

Le regole e i permessi necessari variano a seconda delle Regioni, anche i Comuni a volte possono avere delle regole specifiche, quindi, è sempre bene informarsi attentamente per non rischiare di ricevere sanzioni.

Spesso la migliore cosa da fare è mettersi con un’impresa specializzata nella costruzione di piscine e richiedere una consulenza.

Ad esempio, se pensiamo alle Regioni che hanno una percentuale alta di territorio sottoposto a vincoli storici o paesaggistici, il permesso per costruire una piscina interrata può essere rilasciato anche dopo diversi anni.

Quindi, il primo passo da fare è quello di scoprire se il terreno sul quale vuoi edificare la piscina è sottoposto o meno a dei vincoli o a restrizioni.

Dopo aver capito questo, puoi rivolgerti all’ufficio edilizia privata del tuo Comune di residenza e presentare in Comune la “SCIA”, ovvero la Segnalazione Certificata di Inizio Attività.

Questo è un documento che viene redatto dal proprio tecnico e che riporta tutte le caratteristiche dell’impianto vuoi realizzare. La SCIA riporta quindi: le dimensioni, qualità costruttive, i materiali utilizzati, l’impiantistica, da dove viene prelevata l’acqua e dove verrà scaricata successivamente.

Dal momento in cui presenti questo documento, il Comune può muovere obiezioni entro 30 giorni, ma lavori possono comunque cominciare.

Una volta che i lavori saranno finiti, il tecnico che si è occupato della SCIA dovrà presentare la Dichiarazione di conformità al Comune e segnalare la fine dei lavori.

Queste sono le principali regole per costruire una piscina in giardino, speriamo che l’articolo ti sia stato utile!

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