L’avocado è un frutto tropicale sempre più diffuso sulle nostre tavole. Il suo gusto delicato e la sua consistenza cremosa hanno conquistato chef e consumatori in tutto il mondo. Oggi l’avocado si può acquistare facilmente nei supermercati ed è il protagonista di numerose ricette.
Oltre ai pregi gastronomici però gli amanti del giardinaggio si sono chiesti se fosse stato possibile riprodurre la sua pianta anche alle nostre latitudini. La pianta di avocado è originaria dell’America Centrale e Meridionale ed è diffusa soprattutto in Messico.
Da questo si deduce che necessita di un clima caldo tropicale e subtropicale. La buona notizia è che la pianta di avocado si adatta anche ai climi caldi mediterranei. E’ quindi possibile coltivarlo anche in Italia nelle zone di Calabria e Sicilia. In queste aree, infatti, l’avocado si è acclimatato molto bene.
In questo articolo ti spiegheremo come coltivare l’avocado in casa anche se non vivi a 30 gradi tutto l’anno! Buona lettura!
Come piantare un avocado da seme
Un’altra buona notizia per gli amanti del giardinaggio è quella che si può far crescere l’avocado anche in casa. Piantare un avocado in casa è un’operazione molto semplice e divertente.
Basterà utilizzare i semi dei frutti che consumi per avere delle bellissime piante sul tuo terrazzo o nel giardino. I passaggi per piantare un avocado in casa sono questi:
- Dopo aver mangiato l’avocado conserva i semi.
- Lavali bene in modo da ripulirli da tutti i residui di polpa.
- Metti i semi in ammollo per una notte in un barattolo. Questo servirà ad ammorbidire la pellicina che ricopre il seme.
- Il giorno dopo elimina la pellicina, in questo modo, il seme farà meno sforzo a germinare.
- Munisciti di 4 stecchini e un barattolo di vetro di medie dimensioni.
- Infila gli stecchini nel seme sulla parte appuntita. Gli stecchini serviranno a tenere il seme in equilibrio sul bordo del barattolo.
- La parte inferiore del seme è fornita di un piccolo “occhio”, è da qui che uscirà la radice, quindi è questa parte che deve essere messa in acqua.
- A questo punto appoggia il seme sul barattolo che riempirai di acqua in modo che il seme possa stare in ammollo per almeno un centimetro.
- Posiziona il barattolo con il seme in un luogo luminoso ma non al sole.
- Ora attendi con pazienza che il seme formi la radice. Il seme di avocado per germinare ha bisogno di un mese o due.
- Se l’acqua si asciuga aggiungete sempre un pò.

Preparazione del terriccio
Quando il seme sarà finalmente germinato e avrà formato una bella radice robusta potete interrarlo in un vaso di almeno 30 centimetri.
La pianta di avocado, infatti, in natura può raggiungere i 15 metri, quindi, se volete crescere un avocado in casa, optate per un vaso spazioso in cui possa allungare le sue radici. E’ consigliabile eseguire questa operazione in primavera tra aprile e maggio.
In questo periodo le temperature saranno già miti e il sole non troppo aggressivo. Utilizza un terriccio nutriente e corposo ma poco compatto, si può usare tranquillamente un terriccio universale.
Deve avere un pH neutro e non essere eccessivamente idratato. Per evitare ristagni d’acqua aggiungi al terriccio delle palline di argilla espansa. L’avocado non si adatta ai terreni argillosi o troppo compatti. Chi vive nelle zone meridionali potrà mettere a dimora in piena terra solo dopo un paio di anni dalla coltivazione in vaso.
Posizione e annaffiatura
Il seme di avocado così interrato germinerà ben presto la piantina e si formeranno le prime foglie. Attenzione al sole, non mettere subito la pianta sotto i suoi raggi. Per i primi tempi è consigliabile sempre un’ombra luminosa poiché i raggi del sole potrebbero bruciare le delicate foglie.
Successivamente, se vuoi crescere un avocado in casa sul tuo terrazzo, sappi che potrai farlo solo se vivi in zone temperate e calde. La pianta di avocado non sopporta assolutamente le temperature rigide. Se vivi in zone fredde potrai però coltivarlo come pianta da interno in un luogo luminoso e al riparo da correnti fredde.

Per quanto riguarda le annaffiature queste devono essere equilibrate, il terriccio deve essere sempre ben drenato. Gli eccessi di acqua potrebbero favorire marcescenze e malattie. Ricordate anche che la pianta di avocado non ama i luoghi ventosi.
Come concimare la pianta di avocado
Per la concimazione, invece, puoi usare un comune fertilizzante ma ricco di zinco e azoto. Scegliete sempre un metodo per un rilascio modulato del concime. Questo aspetto è importante per la pianta soprattutto durante la fase vegetativa.
Potrebbe essere utile anche un fertilizzante per agrumi perché contiene le sostanze nutritive adatte a questa pianta. La fertilizzazione dovrà essere effettuata tre volte l’anno: in primavera, in estate e di nuovo in autunno. La concimazione si rende necessaria, in modo particolare, per le piante più grandicelle e per quelle interrate in giardino. In autunno, invece, la concimazione deve essere sospesa perchè l’albero è a riposo.
L’importanza della potatura
Se vuoi che la pianta diventi robusta e cresca devi eseguire delle potature. Per i primi anni taglia il tuo avocado in modo che possa irrobustire il fusto e incoraggiare una crescita cespugliosa. La prima potatura dovrà essere fatta quando la pianta sarà alta 30 cm.
La devi ridimensionare portandola a 15 cm lasciando che si formino nuove foglie e gambi. Dal momento che il frutto di avocado si forma sui rami nuovi ogni estate elimina la nuova crescita. Eliminando le foglie apicali stimolerai la formazione di nuovi rami.
Se non sai nulla sulla potatura, puoi andare a dare un’occhiata alle nostre guide che trovi qui su Super Verde.
Quanto ci mette a dare i frutti l’avocado?
L’avocado che hai piantato in casa o in giardino purtroppo non darà frutti in tempi brevi. Per prima cosa sono necessarie le giuste temperature e il giusto habitat, inoltre, dovrà raggiungere una crescita notevole prima di fruttificare.
La verità è che l’avocado in vaso potrà diventare una bellissima pianta ornamentale ma difficilmente darà dei frutti. Se invece parliamo di un alberello in giardino possiamo pensare di innestarlo. La produzione dei frutti di avocado potrebbe iniziare dopo gli 8 – 10 anni di vita della pianta. L’innesto invece riduce i tempi a 3 – 4 anni.

Questa operazione può essere eseguita quando l’alberello ha raggiunto gli 80 cm. Consiste nel taglio dell’albero nato spontaneamente da seme con l’unione di un ramo di un altro avocado già adulto della varietà che vogliamo ottenere. L’innesto deve sempre essere fatto da persone esperte altrimenti i risultati potrebbero rivelarsi fallimentari.
Le malattie più comuni della pianta di avocado
Anche la pianta di avocado, come tutte le piante, si può ammalare. Le malattie più comuni sono: la Phytophthora cinnamoni conosciuta anche come “tristezza dell’avocado” che colpisce le radici dell’albero. Si tratta di un fungo che se non curato può uccidere la pianta.
La Antracnosi è un altro fungo che colpisce gli esemplari giovani. La Crosta anche questo un fungo che attacca steli, foglie e frutti. Infine la Peronospora o “polvere bianca” che colpisce le foglie e fa cadere i fiori e i frutti. Per curare queste temibili malattie occorre utilizzare fungicidi a base di rame e potare l’albero per fargli prendere aria.
Anche gli insetti possono attaccare l’avocado come il ragno marrone dell’avocado o la cocciniglia piriforme o la cocciniglia spinosa dell’avocado e l’acaro di cristallo che è il parassita più importante. I rimedi possono essere a base chimica o biologica per esempio rilasciando nemici naturali sulle piante.