Da dove comincia l’edilizia ecosostenibile?

Oggi più che mai il rispetto per l’ambiente e la decrescita dei consumi fanno discutere in (quasi) ogni angolo del mondo: se la Pandemia ha cambiato molte delle nostre abitudini, l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia ha convinto anche i più scettici.

Adesso che non è più l’ambiente a pagare, ma siamo noi di tasca nostra, abbiamo capito che il sistema va rivisto. Ma da dove cominciare?

Da dove inizia la sostenibilità ambientale?

Il tema della sostenibilità ambientale deve partire proprio dalle nostre case e dai nostri consumi: riciclo e riutilizzo sono le parole d’ordine del 2023, ma in questa situazione forse non bastano.

Non possiamo più guardare soltanto la punta dell’iceberg, ma dobbiamo infilare la testa sott’acqua e valutare bene quali azioni possiamo mettere in atto per cambiare il nostro modo di vivere. Non certo dall’oggi al domani, ma con azioni determinate che, giorno per giorno, possono migliorare la situazione.

Case ecosostenibili di oggi e di domani

È proprio in quest’ottica che anche il settore dell’edilizia, uno dei più importanti in termini di impatto ambientale e di giro d’affari, si sta muovendo: non serve arrivare all’estremo delle case passive, basta pensare a una casa ecologica, o quantomeno ecosostenibile, per cambiare radicalmente prospettiva – qui parliamo di case ecosostenibili.

Non servono sacrifici, non dobbiamo tremare di freddo d’inverno e sudare d’estate sul divano, non dobbiamo fare la doccia gelata, possiamo continuare a utilizzare gli elettrodomestici come abbiamo sempre fatto. Serve soltanto fare di necessità virtù.

Chi può fare la differenza nell’edilizia ecosostenibile?

Fare di necessità virtù, quando parliamo di costruire case che strizzano l’occhio all’ambiente, significa trasformare i principi in applicazioni pratiche figlie non soltanto della nostra sensibilità, ma più che mai del nostro know how e della tecnologia, dell’innovazione.

Come afferma Enrico Rigotti, il costruttore triestino che manda vanti un’azienda con 70 di storia nel campo dell’edilizia “Per limitare l’impatto ambientale della nostra casa non dobbiamo immaginare un futuro fatto di case in legno: oggi i sistemi di costruzione e le tecnologie innovative fanno la differenza per l’ottimizzazione energetica di ogni edificio e appartamento che costruiamo, offrendo materiali di qualità, impianti di ultima generazione e sistemi che utilizzano energia rinnovabile, mantenendo alti standard di comfort e vivibilità”.

L’evoluzione della sostenibilità ambientale.

Non si tratta di un nuovo modo di costruire, ma di aggiornare quello di sempre. La tecnologia si evolve e allo stesso tempo migliorano le conoscenza tecniche, di pari passo con i comportamenti virtuosi non soltanto di chi costruisce le case, ma in primis di chi le vive. Pensiamo ad esempio alla raccolta differenziate che (non) facevamo trent’anni fa, e ai bidoni per l’immondizia che usiamo oggi.

Chi inquina di più?

Per quanto riguarda il mondo dell’edilizia, invece, la sostenibilità passa soprattutto dall’isolamento termico, perché come riporta il sito web di Legambiente, il settore residenziale produce più la metà dei consumi energetici in Italia. Un dato che dovrebbe farci riflettere e far drizzare le antenne: meno consumi significa bollette meno salate, oltre che sostenibilità ambientale.

Isolamento termico, dicevamo, e nuove tecnologie: un riscaldamento a pavimento consuma molto meno dei tradizionali termosifoni e ha una resa termica più alta. Stesso discorso che possiamo fare per le pompe di calore.

L’importanza della certificazione energetica

Il metodo migliore per capire l’impatto energetico della nostra casa, o dell’immobile che vogliamo acquistare, è attraverso la classificazione energetica

Attraverso questo strumento (che conosciamo e usiamo per gli elettrodomestici) possiamo capire in anticipo quanto andremo a consumare: esposizione dell’immobile, materiali di costruzione, qualità degli infissi, isolamento termico, impianti di riscaldamento e raffreddamento e di produzione dell’acqua calda, sistemi di ventilazione, sfruttamento delle risorse rinnovabili e altro ancora. Tutto questo, prima ancora dei nostri comportamenti virtuosi, incide sui consumi, sull’ambiente e sulle bollette.

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