Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso della figura dell’interior designer e di figure affini, ma di chi si tratta e di cosa si occupa esattamente? Andiamo a vederlo insieme.
Complici i social network, la richiesta per la progettazione personalizzata degli spazi interni della casa e dei luoghi di lavoro è in costante crescita.
Ma cosa implica questo? I mobili carini di Ikea non sono più sufficienti, serve un interior designer che li sappia inserire all’interno di un contesto che sia unico e difficilmente replicabile in altre abitazioni.
Come si diventa interior designer?
Se stai leggendo questo articolo perché sai già di cosa si tratta ed hai bisogno di informazioni su come diventare interior designer, ti diamo subito la soluzione.
Esistono due strade per diventare professionisti della progettazione d’interni.
La prima, quella classica, è conseguire una laurea in architettura oppure in design presso un’istituto di educazione superiore come un’università oppure una scuola privata. Inutile dire che in Italia ne esistono a bizzeffe e sono adatte (più o meno) a tutte le tasche.
Se invece non sei più “in età da università” la soluzione è decisamente un’altra: quella di frequentare un corso di interior design certifica, magari online. Questa soluzione può essere la scelta vincente sia che tu sia già un architetto alla ricerca di uno shift verso il mondo del design e sia che tu sia una persona alle prime armi con voglia di imparare.
In cosa consiste l’interior design?
Una volta progettata la parte strutturale di uno spazio chiuso, indipendentemente che si tratti di una casa privata, un posto pubblico o un luogo di lavoro, è necessario passare al lavoro di decorazione.
Il compito dell’interior designer è quindi quello di scegliere mobilio, punti illuminazione, palette colori, oggetti funzionali, piante da interni e tutto quello che è necessario per rendere quello spazio accogliente, confortevole e funzionale.

Vale la pena precisare che ogni interior designer che si rispetti dovrebbe avere un profondo conoscimento degli stili più comuni quali ad esempio shabby chic, classico, moderno, minimalista, nordico, etnico, post-industriale, ecc ecc. ma che allo tempo sia in grado di produrre progetti finali unici che siano in grado di smarcarsi dagli allestimenti “da catalogo”.
Inutile dire poi che ad alti livelli, i designer d’interni più importanti sono in grado di produrre risultati unici utilizzando uno stile completamente personale. Basti pensare a personalità quali Thad Hayes, Joe Nahem ed altri ancora.
Design funzionale
E’ importante fare una precisazione.
Le logiche della progettazione d’interni non si applicano solo a case e giardini per renderli belli e trendy.
Tutti i principi di cui abbiamo appena parlato sono applicati anche al mondo degli ospedali, delle università, degli uffici pubblici. Ti sei mai chiesto come mai gli ospedali sono bianchi, verdini o azzurrini anziché rosso porpora?
Quali sono gli sbocchi professionali?
Sarebbe bello poter dire che chiunque studi interior design sia destinato ad aprire uno studio proprio e diventare ricco e famoso. In realtà non è esattamente così anche se questa rimane comunque un ipotesi papabile.
Gli sbocchi professionali più comuni sono quelli nell’ambito dell’architettura d’interni. Normalmente gli architetti d’interni sono molto ricercati negli studi professionali delle grandi città, dove la figura generica dell’architetto non riesce a sopperire alle richieste di una clientela sicuramente più esigente e facoltosa.
Numerose possibilità di impiego si trovano poi nel settore del retail e della vendita di materiali edili e mobili. Imprese come Ikea hanno bisogno di queste figure professionali per la creazione delle nuove collezioni, progettazione delle superfici di vendita, cataloghi, comunicazione ed anche assistenza al cliente.
Da non sottovalutare sono poi le possibili ramificazioni della professione. Chi frequenta un corso di interior design acquisisce solide conoscenze di progettazione sia in 2D che in 3D, il che può rivelarsi utile in qualsiasi ambito lavorativo che ha a che fare con edilizia e design.
Quanto guadagna un interior designer?
Trattandosi spesso di una libera professione è una stima un po’ difficile da dare visto che il risultato economico dipenderà dall’area in cui si opera, network commerciale e molto altro ancora.
Possiamo tuttavia affermare che un interior designer guadagna intorno ai 40.000 euro lordi l’anno una volta conseguito un impiego di medio livello o quando arriva ad affermarsi come libero professionista. Ad inizio carriera il lordo minimo si aggira sui 15.000 – 16.000 euro annui e, chiaramente, come limite massimo è davvero difficile stabilire una soglia.