Oggi parliamo di come coltivare il topinambur per due motivi:
- E’ una pianta semplice da coltivare anche in casa
- E’ molto versatile nella preparazione di tantissimi piatti.
Il topinambur (helianthus tuberosus) è un tubero che può essere coltivato tranquillamente in balcone o nel tuo giardino, magari in un piccolo orto. Viene chiamato anche “carciofo di Gerusalemme” o “patata del Canada”.
Come dicevamo, è un tubero a metà tra una patata e il sedano-rapa. La sua coltivazione è molto semplice, molto simile a quella del cavolfiore. Viene utilizzato principalmente nelle ricette come zuppe o minestroni, quindi se sei un amante di questi due piatti certamente sarai interessato a come avere tenerlo sempre a disposizione a casa tua.
La sua pianta è caratterizzata da fiori di un colore giallo acceso che ravviveranno il tuo giardino o il tuo balcone, è molto ornamentale. Rimane solo una cosa da capire, come coltivare il topinambur?
Come coltivare il topinambur
Vediamo insieme come coltivare il topinambur in giardino. Innanzitutto, devi interrare i tuberi (integri). Fai attenzione alla posizione delle gemme o germogli: devono essere orientati verso l’alto! I tuberi vanno piantati ad una distanza di almeno 50 centimetri l’uno dall’altro perché sono piante abbastanza “esuberanti” e richiedono spazio.
Il tubero va piantato ad una profondità di 15 centimetri. Infatti, se decidi di piantarla nel tuo giardino, ti conviene creare un’area delimitata in modo che non vada ad infastidire le altre coltivazioni. In alternativa, puoi coltivare il topinambur direttamente in vaso (vedremo dopo come) in modo da non avere questo problema.

Questa pianta sopravvive bene a qualsiasi condizione, ma qualche accorgimento è sempre consigliato. Tuttavia questa guida su come coltivare il topinambur non sarebbe ben scritta senza il consiglio che segue.
La pianta, deve essere esposta al sole per garantire la nascita dei suoi particolari fiori gialli. Ha bisogno di molto sole per riuscire a fiorire e, preferibilmente, deve essere posizionato in una postazione abbastanza esposta.
Si può dire che le modalità di coltivazione sono piuttosto simili a quelle dei pomodori.
Ti consigliamo di piantare i diversi bulbi in momenti differenti, in questo modo avrai topinambur disponibile per diversi mesi e non dovrai raccoglierlo tutto in una volta.
Ricordati di innaffiare il topinambur abbondantemente da primavera fino ad inizio autunno, ma facendo sempre attenzione ai ristagni. In caso di ristagni, infatti, i tuberi marciranno e la pianta non fiorirà.
Una volta capito come fare, anche questo tubero è tranquilla mente annoverabile tra le piante facili da coltivare.
Coltivare il topinambur sul balcone o in vaso
Per coltivare il topinambur in vaso, per prima cosa devi procurartene uno delle giuste dimensioni. Questo deve avere un diametro di circa 30/32 centimetri. Sul fondo del vaso dovrai riporre dell’argilla espansa.
L’argilla espansa è indispensabile per il drenaggio e, quindi, per evitare i ristagni. Anche in vaso, il tubero va piantato ad una profondità di 15 centimetri.
Ricorda di annaffiare il tuo topinambur in vaso con regolarità!
Per quanto riguarda il tubero da piantare, puoi trovarlo in natura grazie a piante spontanee, oppure, più semplicemente puoi andarlo ad acquistare al supermercato o su internet. Te lo linkiamo qui sotto
Il topinambur non richiede alcun tipo di concimazione, prende tutto ciò di cui ha bisogno dal terriccio.
La soluzione del vaso è utile per non avere spiacevoli sorprese in giardino, infatti, come anticipato, il topinambur è una pianta molto invasiva e cresce con grande facilità.
Per questo motivo non è adatta ad essere coltivata in giardini “formali”, ma piuttosto in un angolo adibito ad orto o in vaso.
Leggi anche: come coltivare i peperoncini, la tecnica è molto simile.
Topinambur: quando coltivare?
Il topinambur va seminato nel periodo che va da fine febbraio a inizio maggio (in poche parole, ad inverno finito). Ti consigliamo di fare attenzione al terreno: se è ancora “gelato” perché le temperature non si sono ancora rialzate, aspetta qualche giorno in più. Le tue piantine spunteranno solo dal mese di marzo-aprile.
La raccolta dei tuberi, invece, dovrai effettuarla in autunno. Per farlo puoi aiutarti con un forcone: conficcalo nel terreno ad una distanza di 20-30 centimetri dal fusto per sradicare la pianta.
In caso la pianta si trovi in un terreno sciolto, puoi raccogliere i tuberi sradicando direttamente con le tue mani la pianta. Dopo che avrai effettuato la raccolta, potrai conservare i tuberi per circa una settimana, massimo dieci giorni.
Per assicurarti che rimangano “buoni”, dovrai chiuderli in un sacchetto di carta avvolto nella plastica e metterli in frigorifero.
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